domenica 7 agosto 2011

L'odore dei soldi

Passeggiando per le vie di Smirne, quattro milioni di abitanti ed un deserto di cemento in piena espansione, mi rendo conto di come la modernita’ metta in discussione i principi piu’ basilari a cui ci aggrappavamo. Persino lo spirito capitalista stesso, nella forma occidentale a noi conosciuta. La Turchia di Erdogan, il primo ministro che per la prima volta nella storia della Turchia moderma ha azzerato i vertici militari in funzione democratizzante, ha raccolto oggi intorno a se’ il favore politico di una nuova classe economica emergente. I “nuovi ricchi”, punto inevitabile di sviluppo anche sociologico di qualsiasi realta’ statale che si avvicina al benessere, oggi hanno un’anima islamica, rampante, conservatrice e allo stesso tempo desiderosa di trasgredire. La schizofrenia di massa di un gruppo che tiene in mano le sorti anche dell’Europa, se si pensa che il Vecchio Continente sta oggi guardando alla Turchia come un naufrago vede una ciambella di salvataggio in alto mare.

Che fare allora dell’Etica Protestante e dello Spirito del Capitalismo, pietra miliare del pensiero economico moderno? In realtà, quando Weber scrisse la sua opera, non intese sostenere che un fenomeno economico possa essere causato direttamente da un fenomeno religioso. Mise semplicemente in relazione due fenomeni omogenei: la mentalità religiosa calvinista e la mentalità capitalista, affermando che la prima fu una pre-condizione culturale insita nella popolazione europea assai utile al formarsi della seconda.

Il raggruppamento politico che si rifa’ al Primo Ministro turco, al contrario, e’ tutt’altro che calvinista. A spiegarlo le parole del politologo turco Ahmet Insel: "L' Akp (il Partito della Giustizia e dello Sviluppo di Erdogan) è diventato una vera formazione nazionale, che non ha una base regionale, non rappresenta un gruppo sociale, non ha un colore politico preciso. Sotto a un ombrello conservatore, è riuscita a coagulare tutte le spinte per il cambiamento e la "normalizzazione" in senso democratico del Paese" . Sembra quindi che l’asse potere politico – soldi sia definitivamente saldato in una formula completamente originale per un Paese circoscritto all’area del Medio Oriente. Chissa’ se, avendo appreso in pieno dei nostri vizi, la Turchia oggi non sia veramente pronta per entrare nell’Unione Europea.